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Close-up of a young tanned blonde woman standing with her back with the wavy hair isolated on a gray background. Result of coloring, highlighting, perming. Beauty and fashion
“Una liberazione, sarò sempre grata ai miei compagni, ai docenti e alla preside che insieme alla mia famiglia mi hanno fatto sentire finalmente accettata”. A parlare la 16enne transgender Valentina, intervistata da La Stampa.
Valentina si è sempre sentita una femmina ed è stata bullizzata alle scuole elementari “perché al pallone preferivo giocare con le bambine, e loro non mi volevano” dice a La Stampa. Incompresa alle medie, è stata finalmente accettata e riconosciuta da tutti alle superiori.
“A 11 anni ha detto di sentirsi una femmina, a noi interessa solo al sua felicità” hanno detto a La Stampa i suoi genitori.
Una storia piena di difficoltà quella raccontata dalla 16enne, soprattutto nel sociale e in particolar modo quando doveva mostrare il documento d’identità. Un momento molto doloroso in cui tutto il percorso già tortuoso che stava percorrendo, sembrava tornare al punto di partenza.
“Lo mostravo, davo spiegazioni e c'era anche chi non ci credeva. ‘Non sei tu’ mi sentivo rispondere. Era tutto doloroso, così com'era quel documento non lo sentivo mio. Era quello di un altro, che non è mai esistito”.
Ma le sofferenze per Valentina sono finite perché a gennaio è arrivata la decisione del Tribunale con il via libera al cambio anagrafico. La prima, in Trentino, che riguarda una transgender minorenne, con l'autorizzazione per il nome e sesso con cui si identifica anche sui suoi documenti.