“I nuovi rincari dei carburanti registrati sulla rete e certificati oggi dai dati forniti dal Mase confermano in pieno tutti gli allarmi lanciati nei giorni scorsi da Assoutenti circa l'andamento dei prezzi di benzina e gasolio in Italia”. A dichiararlo è il presidente dell’associazione, Furio Truzzi.

“In appena tre mesi, da maggio a oggi, un pieno di benzina costa del nostro paese 7 euro in più mentre per un pieno di gasolio la maggiore spesa sfiora i 10 euro - afferma il presidente di Assoutenti - Un andamento che non appare in alcun modo giustificato dalle quotazioni petrolifere che, rispetto ad inizio anno, sono salite poco più dell'1%, mentre la benzina alla pompa nello stesso periodo è rincarata in media del 7%”.

“Siamo in presenza di una evidente speculazione durante tutta la filiera dei carburanti e prima della vendita alla pompa.- prosegue Truzzi - Grazie agli extraprofitti ricavati dai prezzi più alti di benzina e gasolio il governo può e deve abbassare le accise, perché il rischio concreto è quello di un effetto domino con rincari a cascata sugli alimentari e su tutti i beni trasportati, con conseguenze pesantissime sui redditi delle famiglie e sui consumi degli italiani”.