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Il generale di brigata dei carabinieri Alessandro Casarsa, fino a un mese fa capo dei corazzieri in servizio al Quirinale, attualmente in attesa di destinazione e nel 2009, da colonnello, comandante del Gruppo Roma, è indagato dalla Procura di Roma nell'inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi per falso in atto pubblico, insieme agli altri ufficiali già inquisiti per le manipolazioni di almeno due relazioni di servizio sull'arresto del giovane.
Lo scrive il Corriere della Sera, spiegando che Casarsa è stato interrogato una decina di giorni fa dal procuratore Giuseppe Pignatone e dal sostituto Giovanni Musarò, davanti ai quali ha sostenuto di essere estraneo a qualunque manovra per intralciare la ricerca della verità sulla morte di Cucchi, sia nel corso degli eventi che successivamente.