A quasi un anno di distanza dallo scoppio dell’emergenza sanitaria dovuto alla diffusione del coronavirus abbiamo ormai imparato che le mascherine rappresentano un dispositivo di protezione individuale di fondamentale importanza. Per questo abbiamo intervistato il team di mascherine.it, per capire quali sono le soluzioni migliori e i prodotti da usare a seconda delle circostanze.

Qual era il ruolo delle mascherine prima della pandemia da Covid 19?

Prima che il Covid 19 diventasse un nemico così insidioso e pericoloso, a livello mondiale le mascherine venivano indossate solo da poche categorie di persone: gli infermieri e i medici, per esempio, ma anche i lavoratori che nello svolgimento delle proprie mansioni erano esposti a un prolungato contatto con microparticelle cancerogene. Un discorso a parte, a dir la verità, deve essere fatto per i cittadini di alcuni Paesi orientali e, in modo particolare, per chi vive nelle grandi metropoli asiatiche: loro erano già avvezzi al ricorso alle mascherine, dovendo fare i conti con un ambiente estremamente inquinato.

Tutto è cambiato nei primi mesi dello scorso anno…

Sì, da quando si è diffusa la consapevolezza dell’emergenza sanitaria che stiamo affrontando, miliardi di persone hanno iniziato a prendere dimestichezza con la mascherina, un oggetto che è a tutti gli effetti un dispositivo di protezione individuale. Un piccolo sacrificio in termini di praticità che, però, aiuta a ridurre le possibilità di contagiarsi e contribuisce a contenere la carica virale che viene diffusa dai soggetti positivi al coronavirus. Così, ci siamo trovati a dover imparare nuove sigle e a conoscere in che modo vengono distinte le mascherine: di certo fino a un anno fa la suddivisione per classi di protezione era nota solo agli addetti ai lavori, ma non alle persone comuni.

Adesso che il virus è entrato a far parte della nostra vita la situazione è ben diversa.

Sì, volenti o nolenti abbiamo preso dimestichezza con i diversi livelli di protezione e abbiamo imparato a utilizzare le mascherine in modo consapevole. Tuttavia, si può ancora migliorare in questo senso, visto che ancora tante persone non sanno che ci sono mascherine che proteggono non solo le altre persone, ma anche chi le indossa. Ci riferiamo ai dispositivi che sono identificati dalla sigla FFP: vuol dire “filtering face piece”, espressione in lingua inglese che sta a indicare ogni maschera filtrante.

Quali sono le caratteristiche delle mascherine FFP?

Esse sono in grado di proteggere dagli aerosol, vale a dire dalle nebbie di liquidi inalabili, ma anche dai fumi e dalle polveri. Non offrono una protezione efficace, invece, nei confronti dei gas e del vapore. Ciò che è necessario sapere è che quanto più l’indice FFP di una mascherina sale, tanto più cresce la sua capacità di offrire una protezione efficace. Il livello di protezione che viene garantito consiste nella capacità della mascherina di riuscire a trattenere la maggiore quantità possibile di particelle: il 94% nel caso delle mascherine FFP2 e il 98% nel caso delle mascherine FFP3. Occorre tener presente, tuttavia, che si tratta di mascherine che non si possono riusare e che garantiscono il massimo del potere filtrante per non più di qualche ora.

Che cosa si deve fare, dunque, per proteggersi dal coronavirus?

Il consiglio è quello di utilizzare una mascherina FFP2 o, ancora meglio, una mascherina FFP3. Le mascherine chirurgiche, invece, servono a proteggere gli altri ma non sé stessi, ovviamente a condizione che vengano utilizzate secondo le indicazioni che ormai abbiamo imparato a conoscere, e cioè tenendo coperti sia il naso che la bocca.

Che cosa si trova sul vostro sito?

Chi entra nel sito mascherine.it ha la possibilità di acquistare prodotti di qualità che permettono di far fronte all’emergenza sanitaria in modo sicuro: ci rivolgiamo non solo alle imprese ospedaliere e alle aziende, ma anche ai singoli cittadini. A partire dalla scorsa primavera abbiamo iniziato a importare, con la collaborazione dei nostri partner internazionali, milioni di mascherine che hanno permesso di rifornire gli enti più in difficoltà e gli ospedali. In più, abbiamo iniziato a produrre direttamente in Italia. Sul sito è disponibile una selezione di prodotti realizzati direttamente da noi insieme a quelli proposti da fornitori di qualità, che abbiamo provveduto a selezionare con la massima attenzione.