Lo scandalo Ferragni non si arresta: la prossima settimana la Guardia di Finanza dovrebbe depositare in Procura a Milano una prima informativa, ma nel frattempo le indagini potrebbero essere estese a tutti i contratti dell'influencer legati alla beneficenza, tra cui la raccolta delle carte e gli approfondimenti pure sulla bambola Trudi e altri, eventuali, prodotti al centro di campagne benefiche simili alle due già nel mirino della magistratura.

Da quanto è filtrato, l'inchiesta milanese, al momento senza indagati e titolo di reato, oltre a poter fare un passo avanti già nei prossimi giorni con il capitolo pandoro, punta ad approfondire, è questa l'idea, ogni attività della nota imprenditrice postata sui social con lo scopo di donare fondi a sostegno di onlus, ospedali, bambini in difficoltà e così via. Tra queste, appunto, anche la vendita della bambola Trudi, una limited edition, creata dopo il matrimonio con Fedez e venduta tramite il suo e-commerce The Blonde Salad per poi devolvere il ricavato all'associazione Stomp Out Bullying impegnata nella lotta al cyberbullismo.

In attesa di una eventuale denuncia querela anche su tale vicenda, il procuratore aggiunto Eugenio Fusco lunedì prossimo avrà una riunione operativa con gli investigatori del nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf per fare il punto della situazione e decidere come procedere in merito alla vicenda del pandoro.