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26 anni e tre mesi di reclusione è la condanna richiesta dalla Procura di Grosseto al tribunale per l'ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, imputato per il naufragio del 12 gennaio 2012 al largo dell'Isola del Giglio che causò la morte di 32 persone.
La richiesta è stata formulata dal pm Maria Navarro al termine della requisitoria cumulando i reati di omicidio e lesioni colposi (reato più grave la morte di Dayana Arlotti, 14 anni), di naufragio colposo (9 anni), abbandono di incapaci e della nave (delitti dolosi), 3 anni.
Inoltre, lo stesso pm ha chiesto l'arresto immediato di Francesco Schettino per evitare «il pericolo di fuga nelle more del processo». Navarro, nella sua richiesta al tribunale, ha anche detto che l’ex comandante dispone di una casa in Svizzera e che ha molte relazioni all'estero.
"Non scappo. Sono a disposizione dell'autorità giudiziaria, mi si dica quello che devo fare": è il commento di Francesco Schettino diffuso tramite i suoi legali sulla richiesta di arresto.
"Che Dio abbia pietà di Schettino perché noi non possiamo averne alcuna", aveva detto concludendo la sua requisitoria il sostituto procuratore Stefano Pizza.