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Per un paio di anni, almeno sei o sette incontri quotidiani negli alberghi o in auto tra in tutte le città dell’Abruzzo e spesso a Roma. Una giovane di Chieti, allora 18enne, sarebbe stata costretta a questa vita dall'allora fidanzato, studente universitario di 8 anni più grande, di cui si era perdutamente innamorata.
L’avrebbe convinta a prostituirsi perché “servivano i soldi per sposarsi”, soldi che avrebbe incassato lui, 250 euro a prestazione, gestendo il giro di prostituzione nel quale aveva coinvolto la fidanzatina.
Solo adesso, convinta dal nuovo fidanzato, la ragazza ha denunciato l’ex, pescarese, oggi 28enne, indagato dalla procura di Chieti per sfruttamento, induzione e favoreggiamento della prostituzione.
Dalle accuse di lei, come riporta TgCom 24, pare che il giovane gestisse gli appuntamenti tramite il numero di telefono pubblicato sui siti online di incontri. Tra i clienti diversi imprenditori, ristoratori, impiegati e professionisti.