Il canone Rai, cioè il canone per l’abbonamento alla televisione, è una somma dovuta da tutte le famiglie che dispongono di un apparecchio televisivo. Il suo ammontare è pari a 90 euro e deve essere pagato una volta all’anno e solo una volta per ciascuna famiglia che fa parte dello stesso nucleo.

Chi deve pagare il canone Rai?

Come già detto, il canone Rai deve essere corrisposto da tutti coloro che possiedono un apparecchio televisivo. Da qualche anno, precisamente dal 2016, vi è la presunzione di apparecchi televisivi in tutte le case nelle quale è attiva una fornitura energetica e nelle quali una persona ha la residenza anagrafica. Inoltre, devono pagare il canone i residenti all’estero che hanno anche una casa in Italia dotata di apparecchio televisivo. Ma cosa si intende per “apparecchio televisivo”? Questo termine identifica qualsiasi dispositivo che può ricevere, decodificare (e di conseguenza visualizzare) il segnale trasmesso dal digitale terrestre o satellitare. Vengono annoverati in questa categoria sia i device in grado di trasmettere il segnale in maniera diretta, sia quelli che necessitano di ulteriori strumenti, come ad esempio il decoder.

Come si paga il canone Rai?

Attualmente, si paga il canone RAI in bolletta. Ciò significa che vi è un addebito automatico della somma nelle bollette emesse dalle compagnie di fornitura elettrica. L’importo è rateizzato in dieci bollette, da gennaio ad ottobre. Se, invece, nessun componente della famiglia è titolare di un contratto di fornitura energetica di tipo domestico, il versamento può essere effettuato utilizzando il modello F24: entro il 31 gennaio se si intende pagare in un’unica soluzione; entro il 31 gennaio ed il 31 luglio se si intende pagare in due rate; ed entro il 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre se si intende regolarizzare il pagamento in quattro soluzioni. Il pagamento semestrale prevede rate da 45,94 euro ognuna, mentre quello trimestrale rate da 23,93 euro. Se, invece, si tratta del primo pagamento, il canone deve essere pagato interamente entro il mese in cui si entra in possesso dell’apparecchio televisivo. Un’ulteriore modalità per la corresponsione della somma destinata al canone Rai, è l’addebito sulla pensione. Questa soluzione è prevista solo per i soggetti con reddito di pensione fino a 18.000 euro. In questo caso, bisogna inoltrare la richiesta all’ente pensionistico entro il 15 novembre ed attendere l’anno successivo per l’entrata in vigore della modifica richiesta. I non residenti in Italia, devono effettuare un bonifico in euro, indicando nella causale il proprio codice fiscale, il codice tributo e l’anno di riferimento.

Chi è esonerato dal pagamento del canone Rai?

Alcuni soggetti non sono obbligati a corrispondere la somma destinata al pagamento del canone. In particolare, si tratta degli anziani con un’età superiore ai 75 anni e un reddito inferiore agli 8 mila euro; gli agenti diplomatici e consolari provenienti di alcuni Paesi; i militari appartenenti alla NATO senza cittadinanza italiana; chi non possiede un apparecchio televisivo; chi ha un’invalidità accertata, prevista dalla legge 104 e risiede nelle case di riposo. Anche chi non ha una fornitura elettrica è esentato dal pagamento del canone. In ogni caso, per richiedere l’esonero, bisogna inoltrare un modulo all’Agenzia delle Entrate.