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Il poker è un gioco che ancora oggi viene preso in esame come oggetto di studio, saper giocare a poker infatti non garantisce necessariamente la buona riuscita di una partita. Avete mai visto Casinò Royale? Molly’s game? Rounders? Tutti film che raccontano di protagonisti singolari e della loro propensione ed abilità nel poker, un gioco che è fatto di ‘’tanto cervello e poca pancia’’, un modo di dire che spiega appunto come mai la meccanicità e la ligia osservazione delle regole non basta di certo a saper giocare bene; più di tutto può essere utile adottare una buona strategia e soprattutto avere sicurezza in sé stessi. Il poker infatti è quel gioco in cui l’abilità del giocatore è un fattore che conta molto di più rispetto agli altri giochi di carte, la fortuna e la probabilità possono certo avere un peso rilevante, ma sino a un certo punto. Nel poker si distingue chi padroneggia l’arte di sapere interpretare le intenzioni dell’avversario, al fine di intuire le loro combinazioni, oltre al saper praticare un po’ di bluff per indurli in errore. D’altronde l’origine del suo nome ‘’poque’’ parla chiaro, questo termine francese sta infatti per ‘’ingannare’’.
Innanzitutto il poker è giocato in mille varianti, ma tutte seguono la logica comune delle poker regole. Le carte vengono distribuite in senso orario e allo stesso modo cambia il mazziere. Per ogni mano i giocatori devono stabilire una puntata obbligatoria, che serve a creare un piatto iniziale che i giocatori potranno contendersi. Il dealer distribuisce le carte, e cominciano i turni in cui ogni giocatore ha la facoltà di ‘’parlare’’ ossia eseguire azioni.
Si può:
· Puntare: mettere una certa somma sul piatto.
· Bussare: il primo giocatore può decidere di non puntare, il giocatore successivo deciderà se puntare o passare, e così via. Se tutti passano, il giro si chiude.
· Chiamare: dopo che il giocatore ha puntato, gli altri giocatori sono tenuti a puntate altrettanto o ad uscire dalla mano.
· Rilanciare: un giocatore può scommettere una somma maggiore del minimo richiesto per rimanere in gioco, gli altri giocatori sono tenuti a vedere o lasciare.
· Lasciare: il giocatore lascia se non è intenzionato a vedere la puntata o il rilancio, cioè consegna le carte al mazziere e rinuncia al piatto. Un giocatore può lasciare anche avendo la possibilità di passare, una scelta presa però molto raramente in considerazione perché ritenuta priva di una logica.
I giocatori rimasti giungono alla fase dello showdown, mostrandosi le carte e confrontando i risultati, vince il punto di maggior valore. Nel raro caso in cui due giocatori siano in possesso dello stesso punto, si opera una divisione del piatto tra di loro in due parti esattamente uguali.