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Assoluzione postuma per Doddore Meloni. L’indipendentista ittirese morto in carcere il 5 luglio scorso era accusato di essere uno dei responsabili del presunto complotto separatista ideato tra Veneto e Lombardia.
Martedì 31 ottobre la Corte d’Assise di Brescia ha chiuso il processo nel quale Meloni era imputato insieme ad altri 47 indipendentisti. La posizione del fondatore di Meris, vista la sua morte, è stata stralciata e decisa con una sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato. Per gli altri indagati è stato disposto lo spostamento del processo a Rovigo.
“Come da noi sostenuto in questi anni di indagini ed udienze – spiega l’avvocato Cristina Puddu –, il fatto di aver costituito pacificamente l’Alleanza tra Popoli e Nazioni storiche, in accordo con gli altri rappresentanti dell’indipendentismo, non deve essere intesa come attività terroristica ed eversiva dell’ordine democratico".
Gli indipendentisti veneti della Serenissima Repubblica hanno consegnato una targa in ricordo di Doddore Meloni con scritto: “per onorare, con riconoscenza, l’insegnamento ed il sacrificio del patriota indipendentista sardo”.