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"Io comprendo perché tanti ragazzi, come Filippo Turetta, arrivano a compiere certe azioni". Queste parole sarebbero state scritte da un 23enne a Busto Arsizio, poi arrestato dai carabinieri per stalking, alla sua ex. "Non giustifico il gesto in sé ma comprendo e giustifico con tutta la mia forza il motivo", avrebbe aggiunto il giovane nel messaggio, parlando dell'autore del femminicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto l'11 novembre 2023.
Lo scorso mercoledì, come ricostruisce "La Prealpina", il giovane avrebbe inviato i messaggi minatori alla giovane con cui usciva da febbraio. La giovane di vent'anni avrebbe riferito agli inquirenti che si erano lasciati lo scorso 16 aprile dopo una discussione, e che dal giorno seguente il giovane avrebbe cominciato a inviarle centinaia di messaggi minacciosi, come riporta Ansa, "sia chiaro, tu muori, magari tra vent'anni ma ti ammazzo, oggi non ne esci viva".
Il giovane, come riportato dalla testata, senza casa e un'occupazione e con un passato di violenza familiare in quanto avrebbe maltrattato madre e fratello, avrebbe contattato le forze dell'ordine per consegnarsi sabato scorso, perché "In carcere ho almeno la dignità di avere vitto e alloggio perché fuori nessuno mi aiuta".
Il ventitreenne - che sempre sabato ha dato in escandescenze al pronto soccorso di Busto Arsizio - ha addirittura avvertito i militari dell'intenzione di andare a casa della giovane per ucciderla. Domani, difeso dall'avvocato Samuele Genoni, comparirà davanti al gip Milton D'Ambra per l'interrogatorio di convalida.