"Mio fratello è innocente, il Tribunale non ha voluto sconfessare una decisione già presa dal Papa. Ci stupisce che proprio prima di Natale sia stata organizzata una sentenza così dura. E' un bel regalo di Natale". Sono le parole di Mario Becciu, fratello del cardinale condannato ieri dal Tribunale vaticano, in un'intervista andata in onda questa sera al Tg1. 

Alla domanda sull'umore del fratello risponde: "Come lei ben immagina: è sconvolto. Non si aspettava una sentenza così dura. E' rimasto attonito, incredulo. Quella già presa tre anni fa dal Papa, che ha privato Becciu della carica di prefetto per le Cause dei santi e delle prerogative del cardinalato, qualche commentatore l'aveva definita una condanna preventiva, per cui il Tribunale si è trovato nel dover confermare o sconfessare una decisione già presa. Però - afferma -io credo ancora nell'onestà dei giudici. Abbiamo un secondo grado di giudizio: speriamo lì che l'innocenza venga finalmente proclamata".

Sulle accuse ad Angelo Becciu di aver fatto "entrare i mercanti nel tempio": "E' una grande stupidaggine. Una frase che fa effetto mediaticamente. Lui ha solo continuato la prassi che vigeva da decenni dentro la Segreteria di Stato. Lui ha seguito le indicazioni che dava il segretario di Stato, che all'epoca era il cardinale Bertone, e gli esperti amministrativi". 

E su quelle di aver favorito la famiglia: "Anche l'accusa alla fine ha dovuto dire che nessun euro è circolato tra i fratelli. Siamo diventati un bersaglio solo perché dietro di noi c'era un simbolo. Un cardinale. Nessuno di noi è al sicuro. Non basta essere persone oneste per essere ritenuti tali", ha concluso.