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“La chiusura dell’ospedale da campo di Piacenza è certamente un segnale incoraggiante. L’emergenza non è terminata ma il fatto che questa struttura sanitaria non sia più necessaria ci fa ben sperare”, ha comunicato il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi, con delega alla sanità militare.
“La Difesa ha deciso di lasciare a disposizione della città di Piacenza e della Regione Emilia-Romagna i materiali e le attrezzature che oggi sono state risposte nei container, pronte all’uso per qualsiasi nuova evenienza.
Ringrazio ancora una volta i medici e gli infermieri dell’Esercito che hanno operato per un mese, giorno e notte, all’interno dell’ospedale da campo, una struttura sanitaria allestita in sole 72 ore e che ha alleviato la pressione su quelle del servizio sanitario nazionale.
La Difesa, anche attraverso la sua sanità militare, rimane quindi in prima linea nel contrasto all’emergenza del coronavirus, un impegno costante e intenso che i nostri militari stanno portando avanti nel fronteggiare la crisi della pandemia, svolgendo un ruolo fondamentale anche a presidio della sicurezza dei cittadini, della tutela sociale e della democrazia”, ha concluso Calvisi.