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Il blitz della guardia di finanza ha scoperto che in un super mercato erano stati raddoppiati i prezzi dei beni di prima necessità, speculando sull’emergenza Coronavirus. Il fatto è avvenuto in un negozio Conad di Favria, in Canavese (Torino). Il proprietario è stato denunciato per «manovre speculative su merci», reato che prevede multe fino a 25mila euro e fino a tre anni di carcere. Il gruppo Conad gli ha anche ritirato la licenza.
A renderlo noto è stata la stessa azienda specificando che procederà in tempi rapidi al cambio della gestione del punto vendita. Il market raddoppiava i prezzi dei generi di prima necessità, come pane, olio e pasta. Per non parlare della frutta: le arance da 1,30 erano arrivate a costare quasi tre euro. E le offerte da volantino erano inesistenti. Prezzi incrementati anche del 200 per cento. Tra gli scaffali anche i prodotti che non dovevano più essere venduti per via della limitazione del decreto e che invece continuavano a essere messi a disposizione dei clienti.