“A Milano campeggia su un muro l’augurio che il Covid ammazzi ‘gli sbirri’. Il primo nostro pensiero va a chi, tragicamente, piange già tanti, troppi morti: tra la cittadinanza in conseguenza del virus, e sempre in conseguenza dell’adempimento del dovere. Il secondo pensiero è che non c’è odio che, purtroppo, riesca più a scandalizzarci. Siamo abituati a confrontarci con il peggio della società ogni giorno, con pericoli, orrori, insensatezze di ogni genere, con ogni stortura e ogni possibile debolezza che si traduce nel più vile dei comportamenti, e cioè l’aggressione agli altri.

Così Valter Mazzetti, segretario generale dell’Fsp Polizia di Stato, (nella foto, in alto), dopo che su un muro di Milano, zona Corvetto, è apparsa la scritta “Covid, ammazza gli sbirri, dai”. 

Ancora Mazzetti: “Quindi leggere scritte così oscene contro i poliziotti al tempo del coronavirus – dice il segretario - non ci sposta più di tanto. L’unica vera risposta possibile è ribadire che donne e uomini in divisa ci sono, e ci saranno sempre, anche per gli incivili senza cuore né cervello che hanno vergato questa poetica scritta. Oggi, in un momento di emergenza legato alla diffusione del Covid19, gli operatori in divisa stanno dando tutto, stanno rischiando tutto, stanno mettendo in discussione la salute propria e delle rispettive famiglie da cui tornano senza sapere cosa portano con sé. Non lo ribadiremo mai abbastanza il grazie dovuto a tutti loro. Certo, l’indignazione per quel che è apparso sui muri a Milano la vorremmo però sentire da altri. Non vorremmo che, ancora una volta - conclude l'esponente della Fsp Polizia - si dessero per scontati i poliziotti, i rischi che debbono subire, e il servizio che rendono al Paese”.