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"Se dalla trincea vedi il nemico che si ritira non avrai ancora vinto la guerra, ma qualcosa sta accadendo".
Con queste parole il direttore del laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Irccs San Raffaele di Milano, Massimo Clementi, sintetizza alla Nazione la situazione attuale. I numeri dei pazienti ricoverato in Terapia intensiva sempre più bassi dimostrano che la situazione sta nettamente migliorando.
"Oggi – dice l’esperto ai giornali nazionali - definirei il Covid un cugino del raffreddore. Ma attenti, dobbiamo trattarlo ancora come ostile, come potenziale patogeno".
Clementi ha ricordato che da millenni conviviamo con altri quattro Coronavirus, due dei quali appartengono alla stessa famiglia del Covid-19: "Possono dare un raffreddore, qualche bronchiolite nei bimbi molto piccoli, ma poco di più. Compaiono con la stagione invernale, spariscono d'estate".
Nonostante l'ottimismo che permette di "guardare con fiducia al futuro, ora dobbiamo mantenere rigore nei comportamenti, continuare a distanziarci". Ma sulla durata della pandemia Clementi non si sbilancia: "Quando finirà non posso dirlo. Ma un certo ottimismo possiamo coltivarlo e in luglio e agosto si potrebbe pensare a una epidemia ormai ridotta al minimo. Questo sarebbe veramente un bel risultato, perché accada però ci vuole cautela. Il virus sta perdendo potenza".