Quella che inizialmente sembrava un’idea bizzarra è risultata essere una vera genialata. Renato Favero, ex primario di Gardone Valtrompia, ha proposto ad alcuni ingegneri bresciani la sfida di realizzare respiratori artificiali utilizzando la maschera snorkeling.

L’idea consiste nella trasformazione del boccaglio con una valvola speciale a cui possono essere attaccati un tubo di ingresso dell'aria mista a ossigeno oppure ossigeno puro, un palloncino di compensazione e un filtro per fare in modo che l'aria espulsa dal paziente torni negli ambienti contaminata. Delle aziende italiane hanno iniziato a stampare inviare valvole in 3D necessarie per la trasformazione.

A causa dell’emergenza coronavirus, le maschere C-Pap, usate tradizionalmente per la terapia ventilatoria, sono ormai diventate irreperibili. La Protezione civile ne ha già ordinate 500 negli ospedali di Brescia e del Nord Italia. Sono arrivate richieste da tutto il mondo.