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È tra le 23.073 persone positive al coronavirus registrate in Italia.
Antonella, mamma napoletana trasferita a Pisa, su Facebook si lascia andare a un lungo sfogo: racconta la sua esperienza, come ha contratto il virus e come sta vivendo questi giorni.
Alla fine, lancia un appello: “Mi rivolgo a tutti! È tempo che ognuno faccia la sua parte.... Siate responsabili e collaborativi”.
"Hai sentito parlare di questo virus? Sembra una cosa seria... Ma si figurati! Alla TV esagerano sempre!!!
Tutti l'abbiamo presa sotto gamba, me compresa. Poi ti svegli un giorno con qualche linea di febbre, un po' di tosse... E pensi alla solita influenza di stagione. Ma così non è. Dopo tre giorni iniziano i problemi respiratori e all'improvviso tutto ciò che raccontava la TV non ti sembra più così esagerato. Inizia la paura. Allora allerti il 118. Arrivano a casa con tute da marziano, ti caricano e ti portano via. Corsa all'ospedale più vicino. Facciamo il tampone per il corona virus... Cazzo ma allora può succedere davvero??!! Ci vorranno 8 ore per la risposta, ma nel frattempo la radiografia riscontra una polmonite interstiziale, il sintomo più grave del corona virus... E tu ti dici... Non può succedere a me!!! Ti iniziano a bombardare di antibiotici e una volta avuto il risultato del tampone, ovviamente positivo!! Il trasferimento al reparto di malattie infettive di Livorno. E da qui, fino ad oggi una lunga serie di strazi e sofferenze... Di quelli che non augureresti neanche al demonio!! Il fiato che si spezza, nonostante l'ossigeno, le cure devastanti con conseguenze che è meglio non raccontare! La paura di non venirne fuori, di lasciarci la pelle... Ma il terrore più grande è il pensiero di chi ti è stato accanto... A chi l'avrò trasmessa!! A quante persone avrò causato tutto questo male?? E poi il pensiero di mia figlia, che ancora oggi mi devasta l'anima.... Qui chiusa in questa stanza di isolamento, fuori dal mondo! Dove comunichi con volti umani solo attraverso un vetro, con citofono. E quando entrano medici, infermieri e personale delle pulizie, sono sempre in tenuta marziano. I giorni e le notti passano nello stesso modo. Tra sofferenze e paura.... E pensi a quanto siamo impotenti davanti a tutto ciò.
Oggi, undicesimo giorno, da quando mi sono ammalata, inizio a vedere una lieve luce in fondo al tunnel. I medici dicono che sta procedendo bene, anche se il mio corpo dice tutt'altro. Ho le braccia piene di lividi, non mi reggo in piedi, ho ancora febbre e ancora non respiro senza il supporto dell'ossigeno. Ma la ferita più grande è nel mio cuore! Perché io con molte probabilità ne verrò fuori. Ma tante persone non potranno mai raccontare ciò che hanno vissuto.
Mi rivolgo a tutti! È tempo che ognuno faccia la sua parte.... Siate responsabili e collaborativi! Io, nella sfortuna, ho avuto la fortuna di vivere questo momento con accanto il mio compagno. Ci siamo ammalati con un giorno di differenza. Ma solitamente chi entra in questo tunnel è solo! Ha accanto a sé solo la fede....non sarò sicuramente la prima a raccontare la propria esperienza, ma forse se lo facciamo in tanti servirà a far capire quanto seria e grande è questa situazione!!! In bocca al lupo a tutti..”.