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"Abbiamo deciso di annullare il Torino Pride 2021 dopo che le istituzioni, in ritardo, ci hanno comunicato che l'evento non poteva svolgersi in quanto manifestazione dinamica". Parole di Alessandro Battaglia, coordinatore del Torino Pride, che stamattina al Rettorato dell'Università ha confermato che per il secondo anno consecutivo, visto il protrarsi della pandemia, la marcia per i diritti Lgbt non si svolgerà.
Non si terranno dunque cortei per le strade cittadine. Confermati, invece, gli altri incontri in programma. Gli organizzatori chiederanno alla questura, alla prefettura e al Comune di Torino di poter organizzare in forma statica, il 25 settembre in piazza Castello, un Non Pride.
"L'edizione 2021 - spiega Battaglia - è stata lanciata un po' di tempo fa, ma prefettura e questura, a due mesi dalla nostra prima interrogazione, ci hanno informato soltanto il 2 settembre che le manifestazioni dinamiche non possono svolgersi. Eppure il 1 luglio 2021, durante il primo incontro in prefettura, ci era stato risposto che, essendo il Piemonte in zona bianca, non ci sarebbero stati problemi. Così abbiamo cominciato a organizzare l'evento, inviando il 13 agosto alla questura la comunicazione di pubblica manifestazione".
"Il 19 agosto ci hanno informato che il dpcm 2 marzo 2021 vieta le manifestazioni dinamiche e quindi l'unica possibilità sarebbe stata organizzare una manifestazione statica. Il 2 settembre siamo stati ricevuti dal questore e ci è stato confermato il no. Siamo rimasti sorpresi, potevano informarci per tempo. Tra l'altro, alcuni dei Pride in Italia, come quelli di Roma e Cagliari, si sono svolti in forma dinamica. Per non parlare della vittoria della Nazionale all'Europeo, con assembramenti ovunque, e delle manifestazioni No Vax e No green pass, che continuano a svolgersi senza divieti".