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Alfredo Cospito lascerà il carcere Bancali di Sassari per quello di Milano Opera nelle prossime ore. Lo spostamento è stato deciso a causa delle condizioni di salute divenute ormai preoccupanti per via dello sciopero della fame che va avanti da ormai 103 giorni.
Lo spostamento è stato deciso dai medici della Asl di Sassari, in stretto contatto con il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria diretto da Giovanni Russo. Nel carcere milanese, infatti, è presente un centro clinico attrezzato che potrebbe far fronte ad eventuali emergenze.
Nelle scorse ore era intervenuto il medico di fiducia di Cospito, Angelica Milia, che – intervistata da Repubblica ha detto: “l'indice di massa corporea, che prima era sopra i 30, da persona obesa, ora è sceso a 20, e tende verso il sottopeso. Rischiamo questioni irrisolvibili per gli organi. Quando si perde oltre il 50% del peso corporeo iniziale, intervengono questioni irreversibili. Andando avanti col digiuno si intaccano i muscoli prima, poi gli organi interni e alla fine i muscoli respiratori e il cuore”.
“Se va in fibrillazione ventricolare con arresto cardiaco lo si rianima, ma poi? La soluzione assolutamente necessaria è quella di un trasferimento immediato in un carcere dotato di una struttura sanitaria che possa garantirgli la giusta assistenza. Ma anche spostandolo in un'altra struttura, dove si possa operare più in fretta, cambierebbe poco – ha aggiunto la Milia - Il fisico è intaccato in modo grave e il recupero sarebbe difficile perché non vuole neanche l'alimentazione forzata. Non si può fare altro che toglierlo dal 41 bis”.
Intanto scadono il 12 febbraio i trenta giorni di tempo che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha per rispondere all'istanza avanzata dal difensore di Alfredo Cospito per chiedere la revoca del regime del carcere duro disposto nei suoi confronti per quattro anni. Lo precisa la difesa di Cospito. Trascorsi i termini, e in assenza di una risposta da parte di via Arenula, il ricorso viene considerato respinto. Sull'istanza finita all'attenzione del ministro Nordio, nei prossimi giorni, si esprimerà con un parere la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.