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La conferma della zona gialla, il passaggio alla zona arancione o il doppio salto alla zona rossa. Sono le tre opzioni per la Campania in relazione al rischio legato all'emergenza Coronavirus. Dopo i provvedimenti adottati ieri dal ministro Roberto Speranza, che ha deciso il passaggio a partire da domani di cinque regioni (Abruzzo, Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana) nella zona arancione, la giornata di oggi sarà interamente dedicata alla situazione della regione governata da Vincenzo De Luca, oggetto di un'ulteriore verifica sui dati epidemiologici.
Ieri in Campania si sono registrati 3.120 nuovi contagi e 18 decessi. Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, è tornato a chiedere la zona rossa. "Se vogliamo evitare la pressione sugli ospedali bisogna interrompere il contagio, e per interrompere il contagio purtroppo bisogna fare la zona rossa", ha detto il primo cittadino partenopeo, secondo il quale "per evitare che ci sia sempre più una pressione sugli ospedali, non solo ci vorrebbe un'organizzazione sanitaria diversa dal punto di vista politico che non è mai stata fatta in questi mesi, ma bisogna interrompere il contagio. E per interrompere il contagio serve la zona rossa purtroppo".
De Luca ha reclamato "un'operazione verità a tutti i livelli" e ha chiesto al ministro Speranza "un confronto immediato e pubblico sui dati della Campania", sottolineando che la regione da lui guidata è quella "con la più bassa mortalità Covid d'Italia". "Essendo io - ha aggiunto De Luca - l'unico che si è assunto la responsabilità di sollecitare già da mesi, in dissenso dal Governo, misure nazionali rigorose e unitarie per il contenimento preventivo del contagio, chiedo ora al ministro della Salute un confronto di merito e pubblico sui dati oggettivi del sistema sanitario campano, nell'ambito di una verifica generale e ineludibile dei dati di tutte le regioni d'Italia".