Con i contagi da coronavirus e i ricoveri per Covid in aumento - mentre i casi di variante Omicron in Italia sono ancora limitati - si allarga la zona gialla nel nostro Paese dove dal 6 dicembre è in vigore il Super green pass: da oggi lunedì 13 dicembre, infatti, anche la regione Calabria passa in questa fascia di colore dalla zona bianca, andando ad aggiungersi al Friuli Venezia Giulia e alla Provincia Autonoma di Bolzano. L'ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, oltre a disporre la zona gialla per la Calabria proroga l'area gialla per ulteriori 15 giorni nel Friuli Venezia Giulia. 

In zona gialla le mascherine devono essere utilizzate anche all'aperto, anche se un'ordinanza del governatore della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, aveva già disposto, da lunedì scorso, l’obbligo per tutta la popolazione over 12 di indossare la mascherina, anche all’aperto, su tutto il territorio regionale.  

"Calabria in ‘zona gialla’? Non ci demoralizziamo. Anzi, il cambio di colore è un incentivo per migliorare. Avanti nell’attrezzare nuovi posti letto Covid e nuovi posti in terapia intensiva, e avanti con le vaccinazioni. Tuteliamo la salute dei calabresi e le attività economiche" ha scritto Occhiuto su Twitter. 

Ieri sono stati 453 i nuovi contagi da coronavirus registrati in Calabria, secondo il bollettino sull’emergenza Covid-19 diffusi dal dipartimento Tutela della salute della Regione. Effettuati 5.694 tamponi. Tre i decessi, per un totale di 1.527 vittime. 

In Italia ieri sono stati registrati 19.215 nuovi contagi e 66 morti. Il tasso di positività è al 3,8%. Sono 6.697 i pazienti ricoverati con sintomi (+158), 829 quelli in terapia intensiva (+11). Dal giorno precedente sono guarite 8.151 persone, che portano il totale a 4.805.809 dall'inizio della pandemia nel nostro Paese. 

A livello nazionale scende lievemente l'indice Rt, secondo quanto ha rivelato venerdì il report dell'Istituto superiore di sanità (Iss) con i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia. "Nel periodo 16-29 novembre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,18, mentre era 1,20 la settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica" si legge nel report. 

"E' in diminuzione, ma ancora sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt 1,07 al 29 novembre contro Rt 1,09 al 23 novembre)", viene precisato. 

Mentre "l’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 176 per 100mila abitanti (3-9 dicembre) contro 155 per 100mila abitanti (26 novembre-2 dicembre), dati flusso ministero Salute".  

Inoltre sono in aumento i ricoveri e l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva. "Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 8,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 9 dicembre) contro il 7,3% (rilevazione al 2 novembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 10,6% (rilevazione giornaliera al 9 dicembre) contro il 9,1% (rilevazione giornaliera al 2 dicembre)" si legge nel report. 

Riguardo ai vaccini anti Covid l'Iss evidenzia che dopo cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale anti Covid, l’efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 74% a 39%. 

Rimane elevata l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa di Covid-19, in quanto l’efficacia nei vaccinati con ciclo completo da meno di cinque mesi è pari al 93% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all’84% nei vaccinati con ciclo completo da oltre cinque mesi, si legge nell'ultimo report integrale dell'Istituto superiore di Sanità. 

Per un non vaccinato il rischio di morire è 16,6 volte maggiore rispetto a un vaccinato con dose booster, è di 11,1 volte maggiore di un vaccinato da meno di 5 mesi e di 6,9 volte superiore a quello di un vaccinato da più di 5 mesi.