Sono 4.197 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, ieri erano stati 5.822. Sono invece 38 le vittime in un giorno (ieri 26).

Il tasso di positività è all'1,7%, in aumento rispetto all'1,3% di ieri. Sono invece 415 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 17 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 3.362, ovvero 147 in più rispetto a ieri

"A breve incontrerò il ministro Speranza e il Comitato scientifico per sciogliere le riserve su un ulteriore abbassamento, ovviamente in base alle evidenze scientifiche, dell'età alle quale somministrare le terze dosi. Il Piemonte è partito velocissimo. Bisogna continuare su questa strada". Lo ha detto il generale Francesco Paolo Figliuolo.

"Nonostante l'aumento dei contagi in tutta Europa - ha aggiunto - l'Italia è tra le nazioni europee e nel mondo messe meglio e credo che il prossimo Natale sarà un buon Natale. Confido ancora, e non smetterò di farlo, che gli indecisi facciano la prima dose. Attualmente siamo a 15-20.000 prime dosi in Italia. Mi accontenterei di proseguire così. Con circa 20.000 dosi al giorno in 2 mesi arriveremo vicino al 90% di cittadini vaccinati".

"La quarta ondata epidemica è già in corso ma la possiamo ridurre. Possiamo far sì che sia un'ondina. Dipende da noi far sì che non diventi un'ondata impetuosa come in altri Paesi".

Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene e medicina preventiva, già presidente dell'Iss e consigliere del ministro della Salute per l'emergenza coronavirus, dichiara: "Se continueremo a usare protezioni, faremo le terze dosi e gestiremo bene il testing e tracciamento nelle scuole in maniera adeguata, resterà un'ondata piccola e non travolgente come accade in altri Paesi".

"In tutto il mondo - spiega Ricciardi - la circolazione del virus aumenta, per 3 motivi: il freddo che porta a stare in luoghi chiusi e più assembrati, la mancata copertura vaccinale di percentuali importanti della popolazione, non è il caso dell'Italia ma ad esempio vediamo in Paesi dove c'è un strage in corso, come Bulgaria e Romania, in cui si arriva a stento al 30% di copertura".

E poi, aggiunge "l'ultimo motivo è la parziale attenuazione della protezione vaccinale per persone vaccinate oltre 6 mesi fa e con questa variante estremamente contagiosa, iniziano a infettarsi. Se poi a questo si aggiunge il fatto che ci muoviamo di più, usiamo meno mascherine e stiamo meno attenti alla distanza di sicurezza perché siamo tutti stanchi, si capisce come questi elementi insieme facciano rialzare l'ondata epidemica".