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La curva dei contagi Covid in Italia scende, anche se aumentano da 21 a 60 le Province dove il calo dei casi è fermo, e diventano 5 quelle nelle quali si rileva una crescita di positivi. Così si guarda alla ripresa dell'anno scolastico. Dal primo settembre prossimo decadono infatti gli obblighi di vaccinazione per l'intero personale scolastico e quindi torneranno in cattedra anche i docenti, i bidelli e gli amministrativi no vax.
Nella nota inviata venerdì dal ministero dell'Istruzione a tutte le scuole, dalle materne agli istituti superiori per le misure standard di prevenzione anti-Covid, si sottolinea infatti che le disposizioni emergenziali in vigore per la scuola "esauriscono la loro validità al 31 agosto prossimo e, in assenza di ulteriori specifiche proroghe o rinnovi, non prolungano i loro effetti nel prossimo anno scolastico 2022/2023". L'immunizzazione rientrava nelle norme inserite per il contrasto all'emergenza.
"L'unico obbligo in questo momento che resta vigente riguarda il personale sanitario", dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, dal palco del Meeting di Cl a Rimini richiamando alla "responsabilità" e sottolineando che "non avere più un obbligo non significa che il virus è scomparso".
Restano in vigore le regole come divieto di accedere nelle strutture scolastiche con sintomi influenzali o febbre superiore a 37,5 gradi, sanificazione delle classi sia ordinaria sia straordinaria, in presenza di uno o più casi di positività, e ricambi d'aria.