"Le varianti, e in particolare quella inglese, hanno una capacità di diffondersi del 30-40 per cento in più. I bambini e i ragazzi sono più coinvolti perché le varianti sono più diffusive. Per quanto riguarda la gravità della malattia nei bambini, al momento non c'è documentazione, nel senso che i ragazzi continuano ad avere una capacità di resistere alla malattia grave rispetto alle persone in età avanzata". A spiegarlo è Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip) e componente del Cts, ospite ad 'Agorà' su Rai Tre.

Vallani ha ricordato che nella prima fase i contagi tra i più piccoli sono stati molto pochi: "A maggio abbiamo avuto meno di 5mila casi tra bambini e ragazzi. Adesso ne abbiamo decina di migliaia. È facile quindi che il virus si diffonda più facilmente. E se una variante ha la capacità di diffondersi del 30-40% in più ciò significa che se prima un bambino ne infettava altri 2 ora ne infetta tre".

Infine, il presidente ha dato anche una sua opinione sulle misure adottate per contenere la diffusione del Sars-Cov-2: "Si possono fare tutte le leggi che si vuole, ma è importante rispettarle. La popolazione deve avere percezione della gravità della situazione, che ha un andamento esponenziale. Se non c'è contenimento poi è difficile controllare la situazione".