Dalla giornata di domani fare rifornimento costerà di più. Dalla mezzanotte svanisce il taglio delle accise di 30,5 centesimi al litro varato dal Governo Draghi. Lo sconto di 30,5 centesimi per benzina e gasolio e di 10,3 cent al kg per il GPL passerà rispettivamente a 18,3 cent/litro e 6,2 cent/kg sulla base del decreto Accise dello scorso 23 novembre.

Nel dettaglio, dal primo dicembre le accise sulla benzina saliranno da 47,84 a 57,84 centesimi al litro, quelle sul gasolio da 36,74 a 46,74 euro al litro, quelle sul Gpl da 18,26 a 26,67 centesimi al litro. Questo significa - stando ai calcoli del Codacons - che sulla base dei listini odierni dei carburanti, la benzina in modalità servito passerà da una media di 1,801 euro al litro a 1,923 euro/litro di domani, mentre il gasolio da 1,885 euro volerà a 2,007 euro/litro, sfondando la soglia psicologica dei 2 euro.

Per il self, i prezzi alla pompa della verde passeranno da una media di 1,650 euro/litro di oggi a 1,772 euro di domani, il diesel da 1,733 euro/litro a 1,855 euro/litro. Un pieno di benzina o gasolio - calcola sempre il Codacons - costerà 6,1 euro in più, con un aggravio, considerando due pieni al mese, pari a +146,4 euro a famiglia su base annua. Per le associazioni dei consumatori l'aumento delle accise spingerà ancora all'insù l'inflazione innescando una nuova frenata dei consumi.