Derubati a Milano degli zaini contenenti costosi pc e auricolari, due top manager di una azienda coreana riescono a geolocalizzare i ladri e far ritrovare loro e la refurtiva a Monza.

E' accaduto lo scorso lunedì. Poco prima delle 16.30, un equipaggio dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico-squadra volanti, a seguito di una segnalazione alla centrale operativa della questura di Monz, è intervenuto per la probabile presenza, in via Guerrazzi, di un costoso pc portatile asportato poco prima al manager di una azienda coreana che si trovava a Milano, da due uomini di cui era stata fornita una dettagliata descrizione.

Gli agenti, giunti sul posto, hanno individuato un giovane corrispondente alla descrizione, il quale, alla vista della polizia, ha cercato di eludere il controllo. Bloccato e controllato, all’interno del suo zaino i poliziotti hanno rinvenuto 4 pc portatili e un paio di auricolari bluetooth.

Non avendo con sé i documenti, poi, è stato accompagnato in questura per essere sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici, dai quali è risultato essere un cittadino marocchino già noto alle forze dell’ordine. Per lui è scattata una denuncia per ricettazione ed è stato avviato il procedimento amministrativo per l’irrogazione del foglio di via obbligatorio.

Nella stessa serata di lunedì, intorno alle 20, sempre a seguito di una segnalazione alla centrale operativa della questura di Monza, un altro equipaggio dell’Upg-squadra volanti è intervenuto in via Azzone Visconti di Monza, dove un altro manager coreano aveva segnalato la presenza dei propri auricolari bluetooth che gli erano stati rubati nel pomeriggio a Milano. Anche in questo caso, gli agenti hanno individuato l'autore del furto che, malgrado un tentativo di fuga, è stato bloccato e controllato.

Gli auricolari sono stati ritrovati all’interno del suo borsello, insieme ad altri 3 telefoni cellulari di cui non ha saputo fornire spiegazioni sulla provenienza. Il giovane, cittadino algerino con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, è stato accompagnato in questura dove il proprietario delle cuffiette lo ha riconosciuto. Per questo è stato indagato per furto aggravato in concorso.

Dai controlli, si è scoperto che era stato appena scarcerato da un carcere romano, dove era stato detenuto sempre per furto. Nei confronti di entrambi i giovani, è stato attivato l’ufficio immigrazione di Monza per l’adozione di tutti i provvedimenti volto a verificare la regolare permanenza sul territorio italiano. Tutta la refurtiva è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.