Il 61,6% dei comuni all'interno dei territori metropolitani offre almeno un servizio per la prima infanzia, in contrasto con il 52% a livello nazionale. Anche se il decreto legislativo 65/2017 mirava a una copertura del 75% dei comuni, solo la metà delle città metropolitane ha raggiunto questo obiettivo, con punte superiori al 90% a Firenze, Milano, Bologna e Bari. Tuttavia, in luoghi come la città metropolitana di Reggio Calabria, solo poco più di un terzo dei comuni fornisce tali servizi, mentre a Palermo non superano il 40%.

Questi dati emergono dal report dell'Istat 'I giovani nelle città metropolitane: la fragilità dei percorsi educativi nei contesti urbani. Anni 2022 e 2023'. Il ruolo predominante dei comuni capoluogo nella fornitura di servizi è confermato dall'alta concentrazione dell'offerta educativa (47,5%) rispetto alle aree urbane circostanti e agli altri comuni più periferici.

Mentre Roma (71,5%) e Genova (67,2%) presentano valori superiori alla media, Palermo (56,3%) si colloca subito dopo. Al contrario, nelle città metropolitane di Messina e Reggio Calabria, oltre il 50% dei servizi è disponibile nella periferia dell'area urbana.

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