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La polizia postale ha scoperto una chat "degli orrori". Coinvolti 20 minori tra i 13 e i 17 anni, gli agenti hanno concluso una complessa attività d'indagine, che ha portato alla denuncia dei ragazzi, accusati di detenzione, divulgazione e cessione di materiale pedopornografico, e istigazione a delinquere aggravata.
L'inchiesta è nata dalla denuncia di una madre a Lucca, che ha scoperto sul cellulare del figlio numerosi filmati hard con protagoniste giovanissime vittime, a quel punto si è rivolta alla polizia. Sul telefono, dopo analisi approfondite, sono emersi numerosi filmati e immagini pedopornografiche, scambiate e inviate dal giovane, rivelatosi poi promotore della diffusione insieme ad altri ragazzi, attraverso piattaforme di comunicazione come Whatsapp e Telegram.
Sul dispositivo erano inoltre presenti video e immagini provenienti dal "dark web", contenuti illegali riguardanti suicidi, mutilazioni e decapitazioni di persone o di animali. Sono serviti oltre cinque mesi di indagini per arrivare agli altri complici della divulgazione dei file. Il più "anziano" del gruppo ha appena compiuto 17 anni.
In corso, da parte della polizia postale, approfondite analisi di tutti i dispositivi sequestrati al fine di verificare l'eventuale coinvolgimento di altri soggetti. Per contrastare il fenomeno, si evidenzia l´importanza di segnalare eventuali contenuti illeciti rinvenuti sul web, rivolgendosi al Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.