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Da domani, con tutta Italia che torna bianca, cade l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto, salvo in casi di assembramento. "I sistemi di monitoraggio guardano incidenza, trasmissibilità e cioè l’Rt e circolazione delle varianti. I primi due soprattutto sono indicatori di come si muove l’epidemia. Il report di venerdì scorso ci ha detto che per ora la situazione permette di toglierle. Abbiamo solo 11 casi per 100mila abitanti in 7 giorni a livello nazionale", sottolinea Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità e portavoce del Cts, in un'intervista a La Repubblica.
"Il monitoraggio ci consente di capire come evolve la situazione e semmai intervenire, anche reintroducendo misure", spiega. "I casi in Italia decrescono in assoluto ma quelli sostenuti dalla variante Delta stanno salendo. La variante è temibile per la sua maggiore trasmissibilità, che ne facilita la diffusione soprattutto laddove ci sono fasce di popolazione non immunizzate; anche da noi sta provocando focolai. Per queste caratteristiche i modelli europei dicono che diventerà dominante durante l’estate".
"I dati inglesi - afferma - mostrano che la vaccinazione con una dose protegge meno rispetto al ciclo completo per la variante Delta, sappiamo che la vaccinazione, anche con una dose, può già essere efficace nel ridurre le forme cliniche gravi. Ma solo il ciclo completo garantisce una maggior sicurezza. Chi contrae l’infezione deve considerarsi come una persona che può contagiarne altre".
"In futuro potremmo trovarci di fronte ad altre varianti, e dobbiamo essere preparati per censirle e per quelle più pericolose a controllarne la diffusione - evidenzia -. Per questo si adottano più strumenti tra cui gli studi prevalenza periodici. Stiamo controllando quotidianamente la circolazione del virus grazie alla rete nazionale che include oltre 60 laboratori in tutte le Regioni tra cui alcuni ad alta capacità di sequenziamento".
Nonostante tutto il Paese torni in bianco non è da escludere un ritorno in zona rossa, se la situazione dovesse peggiorare. "Siamo ancora in situazione pandemica pur con dati positivi: dobbiamo però sempre avere nella nostra cassetta degli attrezzi gli strumenti utili per ogni situazione. Se c’è un focolaio in aree localizzate - precisa -, le autorità sanitarie locali e Regioni adottano gli strumenti più opportuni".