Mi insultavano di continuo, mi strattonavano e mi picchiavano anche in auto”. È il drammatico racconto di Bruna, la donna trans presa a manganellate da alcuni vigili di Milano due giorni fa e immortalata in un video diventato virale, a Fanpage.it. “Non ho ancora denunciato, ma lo farò presto. Perché quello che mi è successo non è giusto”.

“Ero al parco Trotter, e avevo litigato con un ragazzo sudamericano. Mi offendeva  racconta Bruna al giornalista che l’ha intervistata.

“Non mi sono denudata né nient'altro. Io e questo ragazzo stavamo solo litigando. Per questo è intervenuta la polizia, e io mi sono lamentata: perché portate via solo me, e l'altro ragazzo no? Mi sono arrabbiata” ha detto.

“In macchina mi lamentavo, gridavo, e loro mi strattonavano, mi insultavano. Quando uno dei poliziotti ha tentato di prendermi per i capelli per farmi uscire sono scappata fuori. Mi sono nascosta in un'aiuola nel prato, ma poi gli agenti mi hanno trovata”.

“Quando mi hanno trovata ho chiesto aiuto, ho detto no, non mi picchiare, sto tranquilla, non ti preoccupare. Ma loro non sentivano niente. Solo botte su botte. E lo spray al peperoncino mi bruciava gli occhi” ha continuato Bruna ripercorrendo quegli istanti sconvolgenti.

Denuncerò perché quello che mi è successo non è giusto . Tutti leoni, tranne una donna poliziotta. Lei sì che con me è stata buona” ha concluso Bruna.