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E' morta, all'eta' di 73 anni, Laura Biagiotti, una delle poche stiliste donne a guidare il made in Italy alla conquista dei mercati globali. Nata a Roma, firma, ancora giovanissima, la sua collezione di pret-a-porter per Schuberth nel 1966.
Segue le orme della madre, Delia Soldaini Biagiotti, fondatrice di un atelier e comincia a collaborare con i grandi nomi della moda italiana, da Roberto Capucci a Rocco Barocco. Nel 1972, dopo aver fondato l'omonima casa di moda, presenta, a Firenze, la sua prima collezione personale e si impone all'attenzione della stampa e dei compratori di moda per il suo stile straordinariamente femminile.
La sua fama e' legata soprattutto alla sua donna "bambola", alla linea ampia delle sue creazioni, quasi danzanti attorno al corpo. "Dicevano che ero matta quando pensavo gonne con la coulisse in vita perche', si sa, il corpo si stringe e dilata - raccontava- Mi fa piacere aver recuperato alcune lavorazioni di tipo pregiato, come filzature, impunture, piegoline". Definita dal New York Times 'Regina del cashmere' (Queen of cashmere), Biagiotti e' anche la prima griffe italiana a sfilare in Cina il 25 aprile del 1988, a Pechino, con 30 modelle e 150 abiti. Nel 1993 le viene assegnato, a Pechino, il trofeo "Marco Polo".
Nel 1995 e' la prima a portare la sua moda nel Grande Teatro del Cremlino a Mosca, nella vecchia sede del Pcus. Dal 1980 Laura Biagiotti viveva e lavorava nella campagna romana di Guidonia, nel castello Marco Simone, dell'XI secolo, riportato all'antico splendore assieme al marito Gianni Cigna, scomparso nell'agosto 1996.
Per il marchio Laura Biagiotti hanno sfilato grandi atleti di diverse discipline.Â