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Alla vigilia del 25 aprile, il Comune di San Clemente ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Una decisione che presto potrebbe essere seguita anche da Riccione, dove il consiglio comunale discuterà il tema nella prossima seduta. La questione ha riacceso il dibattito, commentato da Edda Negri Mussolini, nipote del duce, in un’intervista al Resto del Carlino rilanciata da La Stampa.
«Una scelta che va di moda, di questi tempi. Ma se certi sindaci credono, in questo modo, di cancellare o riscrivere la storia, si sbagliano», ha dichiarato. Secondo Edda Negri Mussolini, il fenomeno è precedente al governo Meloni: «La moda di togliere la cittadinanza a mio nonno è partita già prima che Giorgia Meloni andasse al governo», ricordando che tra il 1923 e il 1924 quasi tutti i comuni italiani conferirono il riconoscimento a Mussolini.
Con tono provocatorio ha aggiunto: «Se oggi la cosa dà così fastidio, allora si faccia una legge in Parlamento per revocare ovunque la cittadinanza onoraria». E ancora: «Perché solo negli ultimi anni c'è questo dibattito? Abbiamo avuto presidenti della Repubblica come Pertini e tanti amministratori partigiani, ma nessuno si è posto il problema. Mio nonno è stato assassinato 80 anni fa. Non può fare male a nessuno. Forse i nostalgici sono più a sinistra, visto il clima di odio crescente, dettato spesso dall'ignoranza. Io ho molta più paura oggi che negli anni di piombo».