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Elisabetta Canalis ha scritto una lettera al premier Giuseppe Conte. La showgirl sarda lo ha comunicato ai suoi follower durante una diretta su Instagram: "E' appena uscita una lettera che ho scritto per chiedere a Conte di chiudere anche gli ultimi allevamenti di animali da pelliccia ancora presenti in Italia".
E spiega i motivi: "Al giorno d'oggi ci sono tante alternative, anche migliori delle pellicce vere. Inoltre gli allevamenti sono molto sporchi, gli animali sono tenuti in condizioni disumane e sono molto simili ai mercati umidi cinesi. In queste situazioni, come provato dagli scienziati, si verifica un passaggio dei contagi da Covid molto rapido. In Olanda sono stati chiusi immediatamente, mentre in Italia, come in Cina e in Russia, rimangono ancora aperti".
Nella lettera, successivamente condivisa, si legge: "Come sa, focolai del nuovo coronavirus si sono verificati in Italia negli allevamenti di animali da pelliccia, causando la sospensione delle attività del settore sino a febbraio. Desidero unire la mia voce a quella degli altri 30mila sostenitori dell'associazione Peta che l'hanno già contattata per esortarla ad agire e chiudere in maniera definitiva gli allevamenti ancora aperti".
"Altre nazioni - spiega - hanno già intrapreso azioni decisive. La Spagna ne aveva già chiuso uno dopo alcuni contagi, l'Olanda tutti. Anche Polonia e Francia hanno annunciato la chiusura nei rispettivi territori. Finché resteranno aperti, costituiranno un pericolo per la salute pubblica. I visoni, come abbiamo potuto constatare col Covid, possono essere portatori di patogeni e malattie trasmissibili all'essere umano".
"Inoltre i visoni sono ammassati in gabbie piccolissime, di rete metallica, che taglia le loro zampe. Non hanno accesso all'erba per farsi giaciglio o all'acqua per nuotare. Spesso a causa dello stress arrivano ad automutilarsi, prima di essere uccisi in maniera violenta. A volte vengono abbattuti con il gas, metodo inumano ancor più con i visoni, che essendo animali semi-acquatici, hanno la capacità di tenere a lungo il respiro".
"La stragrande maggioranza degli italiani è contraria a questi allevamenti. Tantissimi stilisti si rifiutano di utilizzare le loro pellicce per le loro creazioni. La pelliccia è arrivata al capolinea - conclude -, ed è giunto il momento che l'Italia si adegui ai tempi e vieti subito questo commercio crudele e pericoloso".