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“Sono schifata nel leggere commenti razzisti. Sergio era emozionato nel cantare l’Inno Nazionale, e voi l’avete offeso. Non ve lo meritavate neanche l’Inno nazionale cantato da Sergio, questo è il problema. Sono schifata e dispiaciuta. Fate del male alle persone gratuitamente. Siete delle brutte persone, delle m…e”.
Così la cantante Elodie, su Instagram, difende l'amico e collega Sergio Sylvestre, dopo le polemiche sull'Inno nazionale eseguito prima della finale di calcio di Coppa Italia tra Juventus e Napoli.
La cantante ha poi risposto su Twitter al video postato da Matteo Salvini, in cui il leader della Lega criticava l'esibizione del cantante attraverso la scritta 'Sbagli L'Inno e saluta col pugno chiuso, ma dove l'han trovato? Povera Italia'!'. "Non perde mai occasione per dimostrare quello che è, un piccolo uomo", sferza Elodie.
Sergio Sylvestre, in un’intervista al Corriere della Sera, aveva spiegato che era stato tradito dall’emozione: “Sono un americano, nero, e vivo in Italia, Paese che amo da morire. Se avessi creduto di non essere in grado di cantare l’Inno non avrei mai accettato. Invece quando me lo hanno chiesto ho detto sì subito e subito mi sono impegnato, vista la responsabilità che avevo. Ripeto: ero il primo nero a cantare l’Inno di Coppa Italia, una responsabilità grossissima. Mi rendo conto che non tutti possano capire, ma io sono grato mi sia successo, perché questa esperienza mi ha fatto crescere ancora di più. Di certo non avevo dimenticato le parole, quelle le ho stampate in testa. L’emozione è stata più grande di me. Accetto le critiche, ma non tutti sanno cosa vuol dire essere un ragazzo nato con la pelle di un colore che quando la gente guarda ha subito paura, o almeno pregiudizio. Per me cantare lì era importante. Quando mi sono bloccato era perché mi ero commosso, mi veniva da piangere”.