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L’industria videogiochi in Italia ha trovato terreno fertile su cui germogliare. Lo dicono i dati, che ammontano ad un totale di 2,2 miliardi di euro nel 2020. Ciò è quanto emerso dalla ricerca che Censis ha realizzato in sinergia con IIDEA.
Dal report è emerso che l’impresa videoludica in Italia conta su 160 imprese che impiegano 1600 addetti ai lavori: tra questi il 79% ha meno di 36 anni. Il fatturato è da capogiro, pari a novanta milioni di euro. Con la complicità della pandemia, queste cifre potrebbero aumentare ancora. Secondo le stime del Censis infatti investendo 45 milioni di euro nei prossimi cinque anni, così come previsto dal PNRR, il fatturato delle imprese oggi salirebbe a 357 milioni di euro entro il 2026. In cinque anni verrebbero fuori 1000 posti di lavoro per tanti giovani e oltre 360 milioni di investimenti privati. Il gettito fiscale ammonterebbe a 81 milioni di euro. Cifre esorbitanti che la dicono lunga su quanto il settore stia crescendo nel Belpaese.
L’85,9% dei giovani italiani ritiene i videogiochi divertenti, tra questi il 68,2% invece pensa che siano coinvolgenti ed emozionanti. Il 60,8% trova questi intuitivi e facili da utilizzare. Il 52% invece pensa che questi videogiochi aiutino nello sviluppo di nuove abilità, legate al problem solving o al decision making. Insomma tutte caratteristiche che ben spiegano perché, soprattutto tra le nuove generazioni, l’industria ottenga sempre maggiori consensi.
Un altro 42,2% ritiene invece che i videogiochi siano fondamentali per socializzare, ancora il 59,1% degli italiani pensa che dai videogame possano portare un contribuito alla divulgazione scientifica e alla diffusione in modo semplice di risultati di studi e ricerche.
Solo un altro settore in Italia accoglie gli stessi consensi, quello dei casinò online. Non è un segreto che le slot machine online siano l’altra faccia di questa medaglia. Sono oltre tre i milioni di giocatori che in Italia hanno scelto le slot machine online nella modalità demo e le motivazioni sono da rintracciare nelle stesse che hanno consentito agli eSports di spopolare.
Componente ludica avvincente, stimoli ed emozioni continue, intrattenimento puro assicurato e garantito. Anche in questo caso, per il settore online, parlano i dati: +20,28% per l’anno 2020.
Tornando agli eSports, la crescente popolarità del segmento è confermata dai dati. Il 58,5% del campione analizzato conosce o ha sentito parlare di eSports, competizioni di videogiochi. In questa percentuale, il 40,5% ne dà un giudizio positivo o lo ritiene una bella forma di intrattenimento, un modo sano di competere, uno strumento per lo sviluppo di nuove competenze e capacità. Inoltre il 29,1% pensa che questi siano un volano di razionalità. Per il 73,3% gli esport sono una esperienza originale, differenti dalle gare sportive classiche.