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“Ricordiamo con le note del Silenzio chi ha servito il nostro Paese con coraggio, sacrificando la vita per il bene comune”. Così, sui social della Polizia di Stato, per non dimenticare un grande uomo, un grande magistrato che ha combattuto fino alla morte un nemico ancora oggi nascosto.
“Oggi le nostre note suonano per ricordare, per fare memoria delle poliziotte e dei poliziotti che hanno dedicato la vita al servizio del Paese. Un pensiero che ritorna e nel silenzio diventa assordante.
Tre note soltanto, con un significato importante: rendere onore ad Antonio, Vito, Rocco, Agostino, Emanuela, Vincenzo, Walter e Claudio. Sono stati uccisi dalla mafia, insieme a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino, perché difendevano i nostri valori, giustizia, legalità e libertà.
Il Sacrario della nostra famiglia, la Polizia di Stato, la Casa che custodisce e tramanda i nostri valori. Attorno a noi i nomi delle donne e degli uomini che hanno servito le nostre comunità con coraggio e umanità. Ogni 23 maggio il nostro cuore torna a Capaci e Via D’Amelio. Si rinnova il dolore per la perdita, ma anche la forza del loro esempio. Gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini”.
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