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Nel 2017 fu "accompagnata dal marito e trasportata su carrozzina" nel Tribunale di Potenza, "perché non in grado di camminare autonomamente" e "al momento dell'esame clinico si dimostrò impossibilitata a provvedere ai suoi elementari bisogni e a svolgere gli atti quotidiani della vita senza assistenza, traendo così in inganno, ha scritto nell'ordinanza, e riportato dall’Ansa, il gip Lucio Setola, il perito nominato dal giudice del Tribunale civile".
Nei guai è finita Assunta Santarsiero, di 62 anni, di Pignola (Potenza), mamma della cantante Arisa.
Al termine dell'iter burocratico, la donna avrebbe quindi ottenuto la condizione di invalidità civile e i benefici dell'indennità di accompagnamento "fingendosi affetta da gravi patologie tali da renderla incapace di attendere autonomamente agli atti quotidiani della vita senza un'assistenza continuativa". La sedia a rotelle "era evidentemente - secondo il giudice - tutta una messinscena".
Secondo quanto scoperto dalla Polizia, la mamma di Arisa era "grado di uscire da casa da sola e di muoversi autonomamente, portandosi persino nel terreno adiacente alla sua abitazione per dedicarsi ai lavori dei campi senza aver bisogno di essere accudita da alcuno e senza documentare difficoltà deambulazione".