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“Zoffili a testa in giù, morte al fascio” con accanto la firma con la A cerchiata di anarchia. Sono le scritte apparse, nella notte, sui muri del centro città a Erba.
Nel mirino il deputato della Lega, che è anche consigliere comunale nel centro lombardo. Zoffili, che per alcuni anni ha ricoperto anche la carica di coordinatore regionale del Carroccio in Sardegna, ha commentato così l’accaduto: “C’è chi mi vuole morto e appeso a testa in giù. Ai delinquenti anarchici che hanno imbrattato i muri della nostra bella Erba con queste minacce di morte rispondo che non mi spaventano di certo e che vado avanti a lavorare per la mia Comunità erbese e il mio Paese, in Consiglio comunale e in Parlamento, a testa alta e con ancor più determinazione di prima”.
“Evidentemente questi criminali non hanno gradito l’apertura del nuovo ufficio di Polizia Locale in stazione che ho fortemente voluto e recentemente inaugurato per poter garantire maggiore sicurezza ai nostri cittadini e continuano a non comprendere quanto stiamo facendo sul territorio e a Roma con Matteo Salvini e la squadra della Lega per tutti i cittadini italiani. Un pensiero va alle Forze dell’Ordine, anch’esse gravemente minacciate e insultate dagli autori di queste scritte, proprio nelle ore dedicate alla Festa della nostra Repubblica che ho celebrato al loro fianco ieri a Roma ai Fori Imperiali. Sono sicuro che assicureranno presto alla giustizia i responsabili di questo vile atto che dovranno altresì risarcire i cittadini erbesi che si sono viste imbrattate le loro case.Grazie alle numerose attestazioni di affetto e solidarietà che mi stanno arrivando in queste ore dal mondo della politica locale e nazionale e dai miei concittadini” ha aggiunto Zoffili.