Azzurri avanti non senza fatica nella prima da dentro o fuori a Euro 2020. Una partita tirata fino al gol di Federico Chiesa, nel cui destro finito in rete, al 95', c'era la tensione di tutti, uomini in campo e tifosi sul divano, scaricata e sfociata in una grande gioia. Dieci minuti dopo, allo scadere del primo tempo supplementare, il raddoppio di Matteo Pessina - al suo secondo gol nella competizione - che mette in ghiaccio il match. 

A poco è servito il gol di Kalajdzic su situazione da corner al 114', che ha riacceso un lumicino di speranza fra gli austriaci: gli ultimi minuti i ragazzi di mr Mancini hanno gestito il possesso fino al fischio finale. Un'Italia meno bella, meno lucida del solito, ma con tanta grinta e cuore; una prova di maturità, a dimostrazione che anche nelle situazioni complicate sappiamo tenere il sangue freddo.

"L’abbiamo portata a casa perché abbiamo meritato - ha detto il Ct Roberto Mancini -. Prima o poi il gol dovevamo prenderlo, ci sta. Nel primo tempo potevamo segnare un paio di gol, poi nella ripresa c’è stato un po’ calo fisico, il campo era pesante. L’abbiamo vinta grazie ai giocatori che sono entrati con la mentalità giusta e l’hanno risolta, chi è uscito aveva dato tutto. Avevamo bisogno di gente fresca, Chiesa e Pessina sono stati bravissimi, ma tutti, anche chi è entrato dopo. Lo sapevo sarebbe stata la partita più difficile, forse più ancora della prossima nei quarti anche se il blasone delle squadre sarà diverso".

E proprio in vista dei quarti "può farci bene aver disputato una partita così, anche se le occasioni le abbiamo avute - sottolinea Mancini -. Poi capita che si possa mettere male, ma l’abbiamo davvero voluta, giocando bene". Preferenze sull'avversaria: "Belgio o Portogallo? Sono due squadre straordinarie, difficile dire quale delle due sia più difficile affrontare. Chi eviterei tra Ronaldo e Lukaku? Se potessi, tutti e due...".