Due anni di carcere, pena sospesa. E' questa la condanna pronunciata dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti del Sindaco di Imperia Claudio Scajola. Così si è chiuso il processo "Breakfast", che vedeva sul banco degli imputati l’ex ministro di Forza Italia, accusato di aver favorito la latitanza del compagno di partito Amedeo Matacena, condannato a 3 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e attualmente latitante a Dubai.

Oltre a Scajola, è stata condannata anche l’ex moglie di Amedeo Matacena, Chiara Rizzo. Per la donna il Tribunale ha pronunciato la condanna a un anno di carcere, pena sospesa. L’accusa per entrambi è di procurata inosservanza della pena.

Il Pm aveva chiesto per Scajola 4 anni e 6 mesi di carcere, mentre per la Rizzo 11 anni e 6 mesi.