Avrebbe finto 5 gravidanze e 12 aborti, con lo scopo di non lavorare, e truffando l’Inps per 111mila euro. Questa l’accusa mossa a una donna di 50 anni che avrebbe finto di avere 5 figli, dei quali codici fiscali non c’è traccia, così come le registrazioni in ospedale dove ha affermato di aver partorito, mentre la documentazione medica delle 12 gravidanze a rischio tra il 2014 e il 2019 sarebbe stata falsificata dalla stessa 50enne.

La notizia è stata riportata da Repubblica e da TgCom 24 in un articolo della giornalista Natascia Grbic.

La donna è stata condannata in primo grado a un anno e 8 mesi assieme al marito, condannato in primo grado a 7 mesi, ritenuto suo complice in quanto copiava abilmente la firma di una ginecologa.

Ma 5 gravidanze e 12 aborti in soli 5 anni, praticamente un caso naturalmente impossibile, non potevano passare certo inosservati sotto gli occhi dell’ispettorato del lavoro, che ha sollevato il caso su cui poi hanno indagato i Carabinieri. I militari hanno così scoperto che la 50enne avrebbe falsificato tutti i documenti in modo da beneficiare dei congedi di maternità con l’aiuto del marito.

I legali della coppia hanno presentato ricorso in appello mentre, sempre come informa Fanpage, l’Inps ha intenzione di chiedere indietro i 111mila euro versati negli anni alla donna per le sue false gravidanze.