Si registra un altro incidente in monopattino dopo quello mortale verificatosi a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, dove ha perso la vita un ragazzino di 13 anni che aveva utilizzato il mezzo elettrico di un amico 17enne. Il giovanissimo è la quinta vittima dall'inizio dell'anno di incidenti in monopattino.

A Firenze, un giorno fa, una ragazza di 27 anni, senza casco, ha perso il controllo del monopattino, è caduta e ha battuto la testa contro il muro. Soccorsa dagli operatori del 118 ha riportato un importante trauma cranico.

Intanto, diversi sindaci e governatori hanno emanato ordinanze ad hoc che prevedono l’obbligo del casco e limitano la velocità. Ad oggi sono quattro le proposte di legge presentate in Parlamento in materia di sicurezza e di circolazione stradale, ma solo per una di queste è in corso l'esame in commissione a Montecitorio.

“Non c'è più tempo da perdere: in attesa che il Parlamento approvi al più presto una legge per regolamentare l'uso di questi mezzi (equiparandoli a ciclomotori), che come abbiamo visto in diverse occasioni, possono essere davvero pericolosi, abbiamo deciso di intervenire, per quanto di nostra competenza, con l'obiettivo di iniziare a comporre un quadro normativo chiaro e preciso”, ha detto il sindaco di Sesto, Roberto Di Stefano, dopo la morte di Fabio, il ragazzino di 13 anni. 

“Purtroppo, per strada si vedono tantissime persone che girano sui monopattini elettrici senza casco e questo può avere conseguenze terribili: il casco è una protezione fondamentale in grado di fare la differenza e salvare la vita in caso di incidenti e cadute. Va usato sempre”, ha sottolineato Di Stefano.

“La tragedia che si è consumata a Sesto San Giovanni ha scosso l’intero Paese: non si può morire a 13 anni cadendo da un monopattino elettrico. E proprio per questo, prima che altri schianti mortali si verifichino sulle nostre strade, sarebbe bene che a Roma affrontassero la questione senza alcun tentennamento. Oltre all'obbligo del casco e alla riduzione dei limiti di velocità, il Parlamento dovrebbe rendere obbligatorie assicurazione e targa, oltre a regolamentare la potenza dei monopattini per bandire mezzi truccati e ad alzare almeno a 16 anni l’età minima per potersi mettere alla guida. Anche perché, la mobilità può dirsi davvero sostenibile solo se sicura e responsabile ed è compito delle istituzioni farsi parte attiva per evitare altre tragedie. A Sesto San Giovanni, dove abbiamo realizzato piste ciclabili rispettando il Codice della Strada, ovvero separate dalla carreggiata per evitare la promiscuità coi mezzi a motore, abbiamo dato un ulteriore impulso alla sicurezza stradale introducendo regole che tutelano tutti gli utenti, con la speranza di avere a disposizione in tempi brevi altri strumenti normati per legge dal Parlamento a proposito dei monopattini elettrici”, ha concluso il sindaco.