Dalla lotta contro il traffico di droga al contrasto alla frode fiscale nel settore delle auto di lusso. Le autorità finanziarie di Trento, insieme al Servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico) e a diversi reparti nazionali, hanno portato a termine un'operazione che ha portato al sequestro di beni per oltre 2,8 milioni di euro.

Undici persone sono coinvolte in questo vasto intervento che ha interessato diverse province italiane e l'isola di Ibiza in Spagna. L'azione è stata autorizzata dal Gip di Trento su richiesta della Procura della Repubblica, con il supporto di Eurojust. L'indagine ha rivelato un'attività fraudolenta internazionale condotta da un gruppo che operava nel settore del noleggio di auto di lusso, gestendo aziende fittizie tra Spagna e Austria ma con sede effettiva a Desenzano del Garda, in Italia. Le imprese coinvolte noleggiavano veicoli senza includere l'Iva nelle fatture, generando così una frode fiscale.

"L'organizzazione - informa una nota della Guardia di Finanza - ritraeva un illecito risparmio fiscale, derivante dalla mancata emersione, nel territorio dello Stato, delle basi imponibili sia ai fini delle imposte dirette che dell'Iva delle imprese domiciliate all'estero, e il conseguenziale vantaggio di poter operare sul mercato nazionale a prezzi più concorrenziali".

L'evasione fiscale relativa all'IVA per gli anni 2021 e 2022 ha raggiunto la cifra di 2,3 milioni di euro. Una parte dei proventi illeciti, che superava i 450.000 euro, è stata trasferita in Spagna e successivamente impiegata per l'acquisto di importanti proprietà a Desenzano del Garda o destinata all'aumento di capitale di un'azienda in Lombardia, "integrando condotte di riciclaggio e autoriciclaggio".

Durante le indagini sono emersi casi di ricettazione di orologi di lusso da parte di due cittadini albanesi e un italiano che operavano nel settore della ristorazione, del commercio di orologi, dell'affitto di appartamenti e del noleggio di autoveicoli nella provincia di Bolzano. Le accuse includono frode fiscale, ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio di proventi illeciti. I sequestri di conti bancari e beni immobili sono avvenuti in varie province tra cui Trento, Torino, Milano, Varese, Brescia, Bolzano, Verona, Padova, Venezia, Roma e Napoli. Inoltre, sono state condotte oltre 30 perquisizioni presso le sedi dei clienti degli indagati.