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Ventinove partite IVA fasulle, identificate come imprese fantasma create per scopi illeciti, sono state chiuse dalla Guardia di Finanza di Asti.
Queste società, registrate da meno di sei mesi, sono state utilizzate per frodi fiscali, evasione di imposte, ottenere vantaggi illegali e finanziamenti fraudolenti. Tra di esse, quattordici partite IVA, con sede in diverse città italiane, hanno cercato di ottenere crediti d'imposta da bonus edilizi in modo illecito, generando un volume d'affari di 362 milioni di euro. Altre nove società, con sede in varie regioni italiane, hanno emesso fatture false per un totale di 3 milioni di euro, causando danni economici a imprenditori nell'Astigiano.
Inoltre, una chiusura ha coinvolto attività di traffico illecito di idrocarburi per evitare il pagamento delle accise. Infine, altre 5 partite IVA sono state sospese nonostante avessero un'elevata attività di fatturazione pur senza avere una struttura o un patrimonio adeguati.