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Gaffe terribile nel manifesto del Primo Maggio. Il Comune di Napoli per festeggiare, seppur virtualmente, la festa dei lavoratori, ha distribuito e divulgato in rete un manifesto con lo slogan Solo il lavoro rende liberi. Frase che richiama l’orrore dei campi di sterminio nazisti, soprattutto quello di Auschwitz, dove la scritta “Arbeit macht frei” campeggiava all’ingresso del sito, in maniera macabra e beffarda sulla sorte dei suoi internati. Un errore certamente in buona fede, ma non leggero. Il Comune poi se n’è accorto e cambiato la frase con “Solo il lavoro rende la dignità”.
Ma il l’errore non è sfuggito alla comunità ebraica di Napoli, che in una nota si definisce “Indignata da questa locandina”. Sulla faccenda interviene Lydia Schapirer, presidente dell’ente partenopeo: “La successiva correzione, nulla toglie alla gravità della scelta operata dall’assessorato alle Politiche sociali e del Lavoro”.
L'assessora al Lavoro e alle Politica sociali del Comune di Napoli, Monica Buonanno, ha spiegato che l’errore “imperdonabile” è stato commesso in giorni in cui gli uffici stanno lavorando incessantemente per fronteggiare le infinite emergenze sociali della città ma che nonostante il carico pesantissimo di lavoro ci ha tenuto ad organizzare una celebrazione seppur virtuale del primo maggio.