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LONDON, ENGLAND - JUNE 27: A couple kiss in Trafalgar Square after the annual Pride in London Parade on June 27, 2015 in London, England. Pride in London is one of the world's biggest LGBT+ celebrations as thousands of people take part in a parade and attend performances at various locations across the city. (Photo by Rob Stothard/Getty Images)
Un esposto alla Corte dei Conti per contestare il danno erariale ad oltre cento enti locali che hanno concesso il patrocinio alle iniziative di Gay Pride in tutta Italia. A presentarlo oggi in dodici procure territoriali è Filippo Fiani dell''Associazione Difesa dei valori.
L'iniziativa è stata resa nota in una conferenza stampa alla Camera, insieme al deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli e al senatore della Lega Simone Pillon, e ai rappresentanti di varie associazioni.
"Decine di comuni a guida Pd, centrosinistra e Movimento 5 Stelle patrocinano e sostengono manifestazioni che promuovono la poligamia e la pratica barbara dell''utero in affitto - ha detto il parlamentare di Fratelli d''Italia Giovanni Donzelli - è surreale e indecoroso associare il nome di istituzioni a pratiche raccapriccianti vietate dalla Costituzione italiana. Sosteniamo l''iniziativa dei promotori perché crediamo che non sia pensabile sprecare risorse per iniziative contro la legge".
L'esposto, i cui dettagli sono stati resi noti dall''avvocato Francesco Vannicelli, contesta il danno erariale alle regioni Lazio, Campania, Piemonte, Toscana, Umbria e a comuni come Roma, Firenze, Napoli, Catania, Cagliari, Torino, Milano, Trento, Bolzano ed è stato presentato alle procure di Campania, Lombardia, Piemonte, Umbria, Lazio, Toscana, Sicilia, Veneto, Sardegna, Liguria, Trento e Bolzano.
"Non possiamo accettare che una parte politica utilizzi le risorse pubbliche per diffondere pratiche raccapriccianti e diseducative - conclude Donzelli - chiediamo che la magistratura contabile intervenga per recuperare le risorse dai responsabili di scelte assurde".