Insieme da 32 anni hanno finalmente fissato il giorno del loro matrimonio. Ma una settimana dalle nozze Vincenzo, 72 anni malato di tumore, ha un malore e viene immediatamente portato in ospedale. La sua Maria Grazia, 61 anni, non lo ha lasciato nemmeno un istante e insieme hanno deciso di sposarsi nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale San Martino di Genova.

La donna ha dichiarato al quotidiano “Il Secolo XIX: “…proprio adesso che avevamo fissato la data e comprato le fedi, sembrava che sarebbe rimasto un sogno irrealizzabile. Invece...".

Invece niente ha impedito a questi due innamorati di dire sì. Quando Vincenzo ha avuto quel malore Maria Grazia ha quasi perso le speranze: “"Per me era tutto finito, ma la sorella di Vincenzo, Nuccia, mi ha preso da parte e mi ha detto: “tutti e due volevate che questo giorno arrivasse, dovete andare avanti”. E ho trovato tanta comprensione e disponibilità nei medici e nel personale tutto del San Martino", ha rivelato la sposa al quotidiano".

Questa emozionante storia ha richiamato l’attenzione del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che, nella sua pagina Facebook, descrive la commozione nel leggere dell’amore tra i due neo sposi:  “Si sono detti sì, nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Martino di Genova, tra la commozione di medici e infermieri. Maria Grazia e Vincenzo, insieme da 32 anni, avevano fissato la data, comprato le fedi. Poi la diagnosi di un brutto male e un malore, a una settimana dal grande giorno, hanno portato al ricovero di Vincenzo e trasformato il matrimonio in un sogno che sembrava ormai irrealizzabile. Sembrava prima che il personale sanitario del San Martino facesse per loro un piccolo grande miracolo: quando Vincenzo, intubato dopo l’operazione, ha ripreso coscienza hanno aiutato a organizzare le nozze e attraverso dei permessi speciali quel sogno è diventato realtà. Una storia - continua il presidente della Regione -  emozionante che ho letto oggi su Il Secolo XIX e che volevo condividere con voi. Auguri a questi neo sposi- conclude - e grazie agli uomini e alle donne della nostra sanità, capaci con professionalità e umanità non solo di salvare vite ma di cambiarle. E un abbraccio da tutti i liguri a Maria Grazia e in particolare a suo marito (oggi possiamo chiamarlo finalmente così) Vincenzo”.