E' giallo sulla scomparsa di Giulia Tramontano, 29enne di Senago, nel Milanese. L'ultimo contatto con la famiglia risale a sabato scorso. Poi si sono perse le tracce. La giovane è incinta di 7 mesi e oggi la procura di Milano ha aperto un'inchiesta.

I familiari hanno fatto partire un tam tam sui social per chiedere a chiunque l'abbia vista di segnalarlo alle forze dell'ordine. "Non c'è certezza degli abiti con cui si è allontanata - si legge nell'appello diffuso online - ha un tatuaggio sul braccio sinistro. E' sicuramente in difficoltà in quanto al settimo mese di gravidanza".

Su Facebook la sorella oggi ha diffuso nuove informazioni. "Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di una ragazza bionda "forse incinta". Se la ragazza che vedete non ha il pancione evidente, non è Giulia. Se ha le braccia scoperte, questo tatuaggio è il segno più caratteristico che ha", ha scritto Chiara Tramontano.

Non si esclude nulla su quanto possa essere accaduto alla giovane e i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, insieme ai militari di Rho, hanno ascoltato familiari e amici per capire cosa possa essere accaduto. Dalle testimonianze non emergerebbero elementi da far pensare a un allontanamento volontario, ma al momento nessuna ipotesi è esclusa.

Tra i pochi dati certi è che la prima ad allarmarsi è stata la madre, stranita dal silenzio telefonico della domenica mattina, ed è stato il compagno 30enne a sporgere denuncia ai carabinieri di Senago lo stesso giorno. La 29enne, agente immobiliare, è uscita senza bagagli, ha lasciato il portafoglio ma avrebbe portato con sé il passaporto e il bancomat. I militari hanno sequestrato le immagini delle telecamere che si trovano nella zona dell'abitazione della coppia e sono al lavoro per rintracciare la 29enne.

Giulia, originaria di Sant'Antimo in provincia di Napoli, ma da cinque anni a Senago, è alta 1,67 mt, pesa 68 kg e ha lunghi capelli chiari. Chiunque dovesse avere sue notizie può contattare le forze dell'ordine al 112 oppure l'associazione Penelope Lombardia, in contatto con i famigliari, chiamando il numero 380-7814931.