“In casa Vacchi si lavora e ci si diverte. A noi nessuno ci obbliga a fare un TikTok o a indossare la divisa”. In un video lungo circa sei minuti gli attuali dipendenti di Gianluca Vacchi difendono l’imprenditore e l’influencer dopo la denuncia della colf filippina che gli ha fatto causa chiedendogli un risarcimento da 70mila euro per straordinari e Tfr non pagati.

Tra loro c’è anche la sarda Laura Siazzu, la prima a parlare nel video. I dipendenti di Vacchi si dicono “contrariati per quello che hanno letto sui giornali”. Ed è falso anche che Vacchi non paghi gli straordinari: "Non è vero noi siamo pagati", afferma la Siazzu. "Noi siamo arrabbiati per quello che abbiamo visto e sentito. Noi lavoriamo per una bellissima famiglia. Il dottore ha anche un'umiltà perché poi quando ti alza le voci dopo ti chiede scusa", aggiunge.

"Quello che è stato detto è stato detto da un persona che purtroppo per lei non ha più l'onore di stare in mezzo a questo team", sottolinea la dipendente sarda, che precisa come il video registrato e postato sui social sia stato fatto a insaputa di Vacchi "perché lui in questo momento non c'è".